Rosso Tamburi | by Christian Mantuano

41 images Created 11 Jul 2013

L'Ilva di Taranto è il più grande impianto industriale d'Europa produttore di acciaio. Da quando è attivo, dal 1965, malattie e morti sono aumentati in maniera impressionante. Leucemie infantili, tumori alla pleura, allo stomaco, neoplasie polmonari: le frequenti diagnosi di chi si ammala al quartiere Tamburi di Taranto. Quando soffia il vento, il primo luogo della città ad essere sommerso da benzene, dall'ipa e dalle polveri è proprio il Tamburi, anzi come lo chiamano i tarantini " i tamburi". La gente che ci vive, ogni giorno combatte una guerra che sembra essere senza fine. I bambini giocano in parchi la cui erba è completamente bruciata dal minerale; i pensionati, quasi tutti ex operai dell'Ilva, trascorrono il tempo in strada lavando ogni mattina marciapiedi e muretti completamente ricoperti di polvere. Una polvere pesante, rossastra, dalle sfumature marroni e nere, che rende surreale il paesaggio. Ogni colore è ricoperto dal quel rosso. Durante mese di agosto 2012 la magistratura ha chiuso i reparti a caldo dell'industria mettendoli sotto sequestro con l'accusa di disastro ambientale. E' cominciato così un paradosso tutto italiano che,ancora, non si conclude. Gli operai scendono in piazza per difendere il loro posto di lavoro e per "combattere" contro la chiusura dei reparti. Allo stesso tempo, ambientalisti e liberi cittadini scendono manifestano a favore della magistratura.Prima che arrivasse l'Italsider (così si chiamava l'Ilva quando era gestita dallo Stato e non apparteneva a Emilio Riva) Taranto era una antica città pugliese di 335 mila abitanti, basata su una economia dedicata alla pesca, all'allevamento ittico, ricca di storia e bellezza, affacciata su due mari. Da quando è stata trasformata in città industriale tutto ciò che Taranto è stata, pare messo da parte, dimenticato,"ucciso" dalla stessa industria che oggi la fa campare.
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